TRATTATO DI ANALISI DEL CICLO ECONOMICO MULTICENTRICO VOLTA LA CARTA… … NEL NUOVO SISTEMA ECONOMICO-MONETARIO: DAL MONDO PLURIPOLARE ALLE TRANSIZIONI AL SOCIALISMO
Luciano Vasapollo con Joaquin Arriola e Rita Martufi, Edizioni Efesto, Roma, 2020
Volta la carta… o voltare pagina ad un ciclo e ad una lunga fase internazionale. Potrebbe riassumersi così il contenuto di questo Trattato di analisi. A partire dalla disamina storico-economica delle relazioni internazionali, delle principali dottrine che le hanno ispirate, le pagine di questo lavoro attraversano la storia di un lungo dibattito che affonda le radici nella necessità di un alternativa al modo di produzione capitalistico e di rilanciare un processo generale delle transizioni verso il socialismo che, in ultimo, la crisi da coronavirus ha reso urgente per i destini dell’umanità intera. In tale contesto, l’analisi del sistema monetario internazionale, delle sue trasformazioni determinate in special modo dalla diffusione e sperimentazione di cripto valute, alternative alla dollarizzazione del mercato finanziario internazionale.
A partire da tali premesse generali, si espongono le categorie fondamentali della critica dell’economia politica, della fase imperialista dello sviluppo del modello di produzione egemone, ma si dà contestualmente conto, con ampio spazio, del fitto dibattito che queste categorie, che questa tradizione, hanno attraversato nel corso del Novecento e negli anni più recenti. Fondamentale, in tale prospettiva, è il contributo di autori e teorici che hanno fatto della rottura dei rapporti di dominanza tra centro capitalista e imperialista con le periferie del mondo il cuore di una riflessione originale sulle prospettive del movimento rivoluzionario mondiale. Dell’apporto peculiare che viene dai cosiddetti paesi del “Terzo Mondo” nel volume in oggetto viene dato ampio riscontro.
La lunga fase storica presa in considerazione nel testo arriva fino all’attualità: essa descrive il tendenziale declino dell’unipolarismo statunitense, del primato euroatlantico, dell’eurocentrismo come prospettiva strategica per il futuro dell’umanità, accompagnato, in parallelo, dall’ascesa di una nuova articolazione delle relazioni internazionali, dei rapporti di forza tra Paesi. Protagonisti di questo nuovo ciclo multicentrico sono proprio quegli Stati un tempo oppressi dal giogo coloniale e imperialista, liberatisi da tale condizione di subordinazione grazie all’apporto dei movimenti e delle rivoluzioni anticoloniali. Tra essi, spicca il ruolo dell’asse di Paesi rappresentato dai BRICS, ed il ruolo di Paesi che perseguono saldamente la via delle transizioni al socialismo come Repubblica Popolare Cinese, Cuba, Venezuela. Paesi caratterizzati da una lunga riflessione teorica e da un intenso dibattito sulle caratteristiche storiche peculiari di ciascun specifico contesto nazionale, da una riflessione originale sul rapporto tra categorie socialiste e categorie di mercato nel quadro della transizione, da un impegno attivo per l’ascesa di un mondo multicentrico e per l’affermazione della cooperazione internazionale, in luogo dell’unilateralismo imperialista, stretto nella morsa della crisi. Una crisi, quella della pandemia globale, che ha rivelato fortemente il ruolo d’avanguardia rivestito dagli Stati socialisti, dai paesi che fanno della pianificazione e del primato degli interessi sociali su quelli proprietario la colonne portanti della propria architettura sociale, economica e istituzionale.
Il lungo e tendenziale processo di depolarizzazione in atto, incoraggiato dalla diffusione di criptovalute indipendenti dalle logiche serventi e strumentali alle logiche proprietarie nello scambio che la moneta riveste nelle società capitalistiche occidentali – funzione di cui, nel testo, viene ampiamente indagato il nesso col modello produttivo e la sua teorizzazione - sta contribuendo a liberare Paesi e popoli dal ruolo oppressivo esercitato dal dollaro a livello internazionale. II dollaro è strumento economico fondamentale per il permanere dell’oppressione imperialista nel mondo, specialmente nei confronti degli Stati sottoposti alle mire predatorie di multinazionali e degli interessi del capitale finanziario internazionale, in cerca di nuove e diverse frontiere dell’accumulazione e della valorizzazione capitalista in danno dell’indipendenza dei popoli. Non è un caso che i Paesi emergenti assieme alle esperienze di transizione al socialismo abbiano lanciato idee e sperimentazioni che, a partire dall’esigenza di dedollarizzare le relazioni commerciali, nel campo delle criptovalute, al fine di realizzare e consolidare relazioni e rapporti finanziari liberi dall’intermediazione del dollaro. In questa prospettiva, la proposta di rottura dell’Unione Europea attraverso la creazione di un’ALBA euro-afro-mediterranea, fondata su pilastri economico sociali alternativi al liberismo e unita da un SUCRE mediterraneo quale criptovaluta come moneta di compensazione per gli scambi, si inserisce nel contesto della crisi manifesta dell’UE, ricercando e sostenendo un’alternativa possibile, e in quello del multicentrismo nelle relazioni internazionali e di un nuovo sistema monetario internazionale fondamentale per la determinazione di nuovi equilibri nel mondo.
Il Trattato indaga e interpreta le aspre contraddizioni di cui è foriero il tempo presente, ripropone la necessità di una via della trasformazione sociale, che superi i limiti e le barbarie del modo di produzione capitalistico, specialmente nel quadro della sua lunga crisi sistemica, che riproponga l’attualità dei processi di transizione al socialismo alla luce dell’esperienza storica del Novecento, dei percorsi peculiari che da esso sono sorti e del dibattito e confronto teorico in corso nel movimento rivoluzionario mondiale.