Se cento giorni di Monti vi sembran pochi di "Pasquino"

Da ottimista e, dovremmo dire, vitalista, "Pasquino" diviene sempre più preoccupato per la piega che prendono gli eventi a livello di scelte economiche e di ricaduta sul lavoro e la vita della gente. Da sostenitore d'ufficio di un governo di 'professori' si trasforma in prudente e poi deciso critico, solidale con chi smaschera decisioni che gravano sulla condizione dei più deboli. Il tutto si svolge nella chiacchiera e nello scherzo con i colleghi, ma con uno sguardo attento al Paese e a chi, in esso, si mostra più cosciente. Ciò che viene preso in considerazione è l'operato economico del governo con le conseguenze macroscopiche a livello sociale per varie categorie di cittadini. Altre tematiche non sono trattate da "Pasquino". Questa cronaca, anche divertita, vista tramite impiegati del Palazzo, non termina in un'atmosfera da funerale. La lettura di un altro volumetto, “Il risveglio dei maiali, PIIGS”, citato alla fine del presente pamphlet, e che è circolato tra gli impiegati dell'ufficio di Presidenza, fa vedere come quanto accade non sia necessariamente senza uscita.

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