Consigli per la lettura: "Metodi di analisi del terzo ciclo dell'espansione imperialista"
METODI DI ANALISI DEL TERZO CICLO DELL’ESPANSIONE IMPERIALISTA
TRATTATO DI CRITICA DELLE POLITICHE PER IL GOVERNO DELL’ECONOMIA (VOL.2)
Di LUCIANO VASAPOLLO e JOAQUIN ARRIOLA
CON LA COLLABORAZIONE DI
RAMIRO CHIMURIS, PASQUALINA CURCIO, RITA MARTUFI
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Dopo PIANO , MERCATO E PROBLEMI DELLA TRANSIZIONE ( TRATTATO DI CRITICA DELLE POLITICHE PER IL GOVERNO DELL’ECONOMIA ) - edizione. Efesto 2018 - Vasapollo ci mette a disposizione per un approfondito studio di formazione culturale e politica sulla competizione economico - finanziaria interimperialistica , il secondo volume di questa importante e davvero oseremo dire unica opera di articolato e profondo studio di impostazione coerentemente marxista mettendo a fuoco tutte le dinamiche produttive , commerciali e monetarie sul piano teorico e fattuale della guerra in corso fra poli imperialisti . Con TEORIA E CRITICA DELLE POLITICHE ECONOMICHE E MONETARIE DELLO SVILUPPO. METODI DI ANALISI DEL TERZO CICLO DELL’ESPANSIONE IMPERIALISTA
Obiettivo di questo lavoro è fornire un quadro critico dei principali approcci teorici alla Politica Economica Internazionale , esplorati nel loro rapporto con la teoria delle Relazioni Internazionali, per fare emergere la necessità di un punto di vista marxista di critica alla politica economica convenzionale.
L’intenzione è quella di portare un contributo allo sviluppo di una teoria della politica economica internazionale che permetta dunque di guardare alle dinamiche dello scontro politico a livello mondiale tramite le lenti delle categorie e della metodologia marxista, ovvero a partire dallo svolgimento storico concreto delle dinamiche immanenti al modo di produzione capitalistico. La stessa rigida distinzione disciplinare tra Relazioni Internazionali e Politica Economica Internazionale va messa radicalmente in discussione, come pure, ingaggiando un confronto ravvicinato con una dura battaglia delle idee (come la definiva Fidel Castro), tutte le teorie geopolitiche e della “governance” internazionale che prescindono dall’analisi delle dinamiche capitalistiche di fondo.
Vasapollo ormai da tempo riferimento internazionale di tantissimi studiosi marxisti intellettuali militanti profondi critici dell‘ economia, con i suoi più vicini collaboratori, a partire da Joaquín Arriola e Rita Martufi, ci offre tanti elementi di approfondita analisi che vuole chiudere un cerchio sulla dimensione e particolarità dell’ attuale competizione interimperialistica in atto , contenuta in questo secondo volume del suo davvero insostituibile TRATTATO DI CRITICA DELLE POLITICHE
PER IL GOVERNO DELL’ECONOMIA (VOL.2 , pagg . 500) , ediz. Efesto , febbraio 2019 .
Ma il modo di produzione capitalistico in crisi sistemica non dispone insomma al proprio interno delle leve con cui rilanciare un nuovo ciclo di accumulazione; crisi e tendenza alla guerra vanno di pari passo, poiché una delle principali contromisure alla caduta tendenziale del saggio di profitto è la spesa in armamenti e la distruzione di capitale fisso (e anche variabile, cioè umano). È qui che si condensano e macinano le contraddizioni che, come vedremo, alla fine del percorso possono spingere ad esiti di rottura.
Idealmente, il Trattato muove dalla critica delle visioni più ortodosse della Politica Economica Internazionale e delle Relazioni Internazionali, per passare gradualmente a quelle più radicali, keynesiane e marxiste accademiche, facendo emergere lungo il testo e poi probabilmente in una specifica parte finale il punto di vista marxista ; adottando un metodo che sappia sempre ricondurre le teorie e le loro critiche ai cambiamenti strutturali dei modelli di riproduzione del capitale alla dinamica profonda del modo di produzione capitalistico.
La teoria del processo di produzione di Marx richiede una teoria del denaro che si accordi a tale principio. E infatti la si ritrova sviluppata nel capitolo III del primo libro de Il capitale. Tale teoria è anche valida per l’analisi del processo di circolazione del capitale, così come è spiegato nel libro II.
Il problema è che l’analisi del processo globale della produzione capitalista, in cui agiscono altre determinazioni generali nella dinamica dell’accumulazione, come le tendenze all’equalizzazione dei tassi di profitto settoriali e la formazione dei prezzi di produzione, non hanno uno sviluppo equivalente della teoria monetaria adattata a questo livello di determinazione dell’analisi. È risaputo che nel manoscritto con cui Engels compose il libro III, le parti che si riferiscono alle questioni monetarie compilate nella sezione V del libro sono le meno elaborate.
Poiché è a questo livello di analisi generale che si situa l’analisi della macroeconomia neoclassica, è proprio l’assenza di un adeguato sviluppo della teoria monetaria marxista una delle difficoltà nel completare la critica dell’analisi borghese delle dinamiche economiche. È a questo livello che siga analisi dellamoneta di credito (moneta bancaria) e la sua funzione nell’accelerare l’accumulazione di capitale, aspetto al quale Marx non ha dato una forma nemmeno parzialmente definitiva nella sua teoria del capitale in generale.
Ne risulta quindi un Trattato come lavoro di taglio teorico, di confronto metodologico tra diversi approcci, e non di uno speciale fare co è limitato lavoro applicativo; tuttavia, alcuni casi studio permettono di offrire ai lettori qualche esempio concreto utile per arricchire un lavoro che è comunque diretto in primo luogo a giovani, studenti, militanti politici e dunque deve saper proporre uno stile “accessibile” accanto all’analisi teorica. Ciascuno di questi esempi richiede una teoria marxista che la differenzi dalle teorie mainstream, e gli studi di contesto devono essere ricondotti alle relazioni internazionali di classe, alla divisione sociale internazionale del lavoro, proprio per marcare la differenza dagli approcci tradizionali. Essi, anche se sono casi concreti, richiedono un’ulteriore sviluppo della teoria marxista.Il caso gioca un ruolo solo all’interno della determinazione sociale, la partita delle relazioni internazionali si gioca in fondo sulla relazione di classe.
Per Marx gli esseri umani vengono formati dalle relazioni sociali in cui si sviluppano. Ciò non vuol dire che le caratteristiche personali non contano; ma nel capitalismo, gli individui si muovono in un sistema inerentemente contradditorio la cui caratteristica principale è lo sfruttamento.
Per questo, la democrazia partecipativa, politica ed economica è una dimensione chiave di qualsiasi progetto del futuro di alternativa di sistema: essere integralmente oggetti della trasformazione democratica anche nella sfera economico-produttiva, essere universalmente cittadini che vivono di lavoro (cittadinanza globale del lavoro)o di lavoro negato .
In questo modo, quando l’attività economica finirà di essere parte della sfera del privato, si starà camminando verso un mondo diverso dal capitalismo nei percorsi della transizione al socialismo.
Casa editrice EFESTO , feb . 2019.